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DDL Zan | Libertà negate? |

E’ incredibile come al giorno d’oggi si riesca a distorcere la realtà sui social, girando e rigirando un qualsiasi argomento a proprio favore tralasciando la verità.

Infatti negli ultimi giorni sta succedendo proprio questo su tutti i social, dove personaggi celebri e pubblici stanno alimentando le persone a manifestare contro l'affossamento del DDL Zan in quanto volto a ghettizzare e a non tutelare una minoranza della popolazione negando a tali persone le loro libertà.


Piero Pelù commenta così: Da ieri l’Italia è meno libera e sempre più barbara.

Chi saranno i prossimi ad essere discriminati, aggrediti e ghettizzati?

Un commento che fa quasi sorridere perché aldilà di chi è favorevole o contro al DDL Zan sembra che alcune persone vivano in un universo parallelo a quello che conosciamo noi.

Infatti in Italia dall’entrata in vigore del certificato verde per determinate categorie sono stati negati i diritti fondamentali dell'uomo, nonostante ciò i senatori, i giornalisti e le celebrità che oggi “si battono” per le libertà legate al DDL Zan non hanno detto una parola, anzi, molti di loro (se non tutti) hanno spinto e tutt’ora spingono per un eventuale introduzione di obbligo vaccinale o comunque un’estensione del certificato verde che come ben sappiamo tutti è incostituzionale sotto innumerevoli punti di vista.


Molti dei ferrei sostenitori di questa legge stanno reagendo sopraffatti dalla rabbia, delusione e dallo sconforto e fino a qui non c’è nulla di strano, ma se si parla di “diritti negati” la domanda che mi sorge spontanea è: ma si sono accorti in che situazione siamo in questo momento? Indubbiamente questo è il momento più buio della storia della democrazia, perlomeno degli ultimi 70 anni, dove si stanno negando diritti fondamentali, sanciti non solo dalla Costituzione ma anche da innumerevoli Carte internazionali (come il Codice di Norimberga) a milioni di cittadini.


Ma quindi il lavoro, la libertà di circolazione, la libertà di parola non contano nei “diritti negati”?


Con estrema probabilità chi oggi piange sui diritti negati dalla bocciatura del DDL Zan è allo stesso tempo un convinto estremo sostenitore della vaccinazione pseudo-obbligatoria, del certificato verde per lavorare/studiare, e in alcuni casi probabilmente ha anche commentato sadicamente con un sentimento gioioso chi per le proprie scelte e per il proprio libero pensiero è stato lasciato fuori da un bar o da un ospedale.

Non realizzando mai a pieno l’assurda e atroce contraddizione della propria visione di libertà e diritti.


Nel frattempo i nostri cari amici soldatini del politicamente corretto e difensori della “scienza” e della “verità” accorrono puntuali a rivendicare i diritti da loro considerati fondamentali, mentre mezzo Paese (vaccinato e non) viene schiacciato dal tacco totalitario di cui essi stessi sono strumento.


Informazione Libera



 


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