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IL PASSO FALSO DEL SUPER GREEN PASS

Nonostante le continue proteste il governo Draghi o forse sarebbe meglio dire “il leader Draghi” persegue i suoi piani per l’italia senza sosta e senza guardarsi indietro, anzi, sembrerebbe che l’ultima stretta del super green pass sia stata una stretta anticipata ma andiamo a capirne insieme il motivo.


E’ da mesi ormai che il governo antidemocratico costituito da Mario Draghi sembra non voler proprio prendere in considerazione le consistenti manifestazioni ed espressioni di dissenso nei confronti di molte misure liberticide e anticostituzionali che ruotano attorno per lo più al famigerato certificato verde o passaporto verde.

Nonostante tutto l'inserimento del documento discriminatorio del green pass è passato a legge creando due diversi tipi di cittadini, il cittadino vaccinato e il cittadino non vaccinato al quale sono stati negati dei diritti fondamentali tutelati non solo dalla nostra carta costituzionale ma bensì da centinaia di carte internazionali.

Considerato il consistente numero di dissidenti il governo ha cercato in tutti i modi di stringere il cappio attorno a chi non accetta di piegarsi davanti ad uno stato autoritario e non autorevole, ma ciò non è bastato, piano piano anche i vaccinati si sono iniziati a porre delle domande e a dissentire nei confronti del governo. A questo punto Mario Draghi ha pensato di stringere ancora di più sia con i tempi che con le restrizioni, anticipando la mossa del super green pass che mette i cittadini su tre piani diversi.

Il super green pass infatti si ottiene solo ed esclusivamente con l’inoculazione della terza dose del vaccino sperimentale, ma che molte persone hanno già deciso di non fare nonostante l’avvenuto completamento del ciclo di due dosi. Un ulteriore misura è stata l’estensione dell’obbligo vaccinale dai sanitari ai docenti e al personale amministrativo della scuola, ai militari, alle forze di polizia, compresa la polizia penitenziaria, personale del soccorso pubblico.

Un obbligo che mette a dura prova il reggimento del nostro sistema sociale e mette a rischio la sicurezza pubblica. Ciò dovuto appunto alle molte persone che non sono disposte a sottoporsi alla terza dose di vaccino, o per chi effettua tamponi, nemmeno alla prima e alla seconda.


La stretta di Draghi sembrerebbe dovuta ad una specie di corsa finale in vista della caduta di questo regime e delle sue misure, la quale come unico scopo ha quello di raggiungere la percentuale di vaccinazioni e tenere sotto controllo il popolo per evitare di perdere il potere precedentemente acquisito aggirando qualsiasi principio democratico di voto.

Sarà una sfida per il governo quella di riuscire a controllare chi non si è vaccinato e non si vaccinerà, chi deciderà di non sottoporsi alla terza dose, chi è stato segnato a vita dal vaccino, chi ha perso parenti o amici per colpa del vaccino e soprattutto chi fin da subito vaccinato o meno si è opposto allo strumento anticostituzionale del green pass.

Facci sapere cosa ne pensi.


Informazione Libera




 


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